In moto tra il Parco dei Monti Lucretili e la Valle dell'Aniene
L'Abbazia di Farfa
Da Roma prendete la Salaria fino a Passo Corese da dove imboccare la Via Farense con i suoi piacevoli panorami sulla Sabina e l’andamento scorrevole. La Farense conduce a Fara in Sabina, antico borgo in provincia di Rieti, situato tra i Monti Sabini e la Valle del Tevere, nel cuore della Riserva naturale regionale Nazzano Tevere-Farfa.
Vale la pena fermarsi a fare due passi nel centro storico di Fara, per visitare Palazzo Farnese, Palazzo Orsini e la Collegiata di Sant’Antonio. Prima di ripartire, immancabile è la visita all’Abbazia di Farfa, splendido esempio di architettura monastica benedettina tra le più importanti abbazie medievali e antico centro della vita politica e sociale dell’intera Sabina.
Imboccate nuovamente la Farense fino ad Osteria Nuova. Da qui imboccate la strada statale 314 Licinese, una strada estremamente versatile, molto amata dai motociclisti proprio perché ricchissima di curve e con uno scenario mozzafiato offerto dal territorio del Parco Regionale dei Monti Lucretili.
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Il parco dei Monti Lucretili
Il primo comune che si incontra lungo questa strada è Poggio Moiano, borgo molto antico immerso tra gli ulivi della Sabina, con un bel giardino comunale, e disseminato di piccole e graziose chiesette rurali nei dintorni. Da Poggio Moiano si continua attraversando il Parco dei Monti Lucretili fino a Orvinio, uno dei borghi più belli d’Italia, con i suoi vicoli e le montagne spettacolari che lo incorniciano. Può essere una buona idea anche fare una sosta nella piazza principale, che nelle domeniche di primavera è affollatissima di motociclisti.
Vallinfreda e Riofreddo
Da Orvinio ritornate in sella e prendete la strada provinciale 36/b e raggiungete Vallinfreda, 900 metri sul livello del mare ai piedi del Monte Aguzzo con splendidi panorami e un impianto urbanistico dalla chiara impronta medievale. Qui è possibile ammirare anche i resti del castello ed alcune piacevoli chiesette.
Proseguendo lungo la provinciale 38/a si arriva a Riofreddo, piccolo e grazioso comune di soli 800 abitanti, vero e proprio crocevia con la Via Tiburtina e la Valle dell’Aniene e membro dei Borghi Autentici d’Italia.
La Valle dell'Aniene
Imboccate proprio la Via Tiburtina per un breve tratto fino a raggiungere Arsoli, borgo addossato a un colle che in alto è coronato dal maestoso Castel Massimo, del X secolo. Molti altri sono i palazzi antichi da ammirare eventualmente con una passeggiata, soffermandosi magari nel museo del centro medievale, che ricostruisce gli ambienti di vita quotidiana dell’epoca.
Da Arsoli si prosegue nella Valle dell’Aniene attraverso a SP 39/b che sale costeggiando il crinale della montagna offrendo divertimento alla guida e spettacolari panorami, fino a Cervara di Roma, a oltre 1000 metri sul livello del mare all’interno del Parco Naturale dei Monti Simbruini.
Vale davvero la pena qui lasciare la moto e salire a piedi verso il centro storico, un vero e proprio museo a cielo aperto, grazie alla scalinata degli artisti, decorata con statue e frammenti di poesie. Arrivando in cima al borgo si gode di una vista davvero mozzafiato sulla valle sottostante.
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Subiaco
Tornati in sella si prosegue sulla provinciale per raggiungere Subiaco, città della stampa e di San Benedetto. Subiaco è il primo comune del centro Italia ad aver scelto di rappresentare il proprio patrimonio storico-artistico in virtual tour dotandosi di una segnaletica turistica con QR Code. Potrete così passeggiare tra i suoi monumenti più importanti ed ottenere tutte le informazioni direttamente sul vostro smartphone.
Potete scegliere di raggiungere i Monasteri di San Benedetto e Santa Scolastica, un po’ fuori dal centro abitato, e poi concedervi una passeggiata rilassante partendo dal quartiere degli antichi opifici medievali, su per i vicoli del centro storico, passando per la caratteristica Piazzetta di Pietra Sprecata fino a Piazza Santa Maria della Valle dove, oltre all’omonima chiesa, vale la pena visitare la Rocca dei Borgia, antica fortezza e dimora dei papi.
Subiaco è anche il luogo ideale dove fermarsi per pranzo, prima di riprendere l’itinerario nella Valle dell’Aniene per tornare verso Roma. Potete scegliere un ristorante nel centro storico o fermarvi nell’area attrezzata vicini al Centro rafting del Mulino Carlani, in prossimità del quartiere medievale degli opifici.
Tivoli
Attraverso la strada regionale 411, Sublacense, tornate sulla Tiburtina che, attraversando Vicovaro, vi condurrà a Tivoli.
Arrivati al Tibur Superbum, potete decidere di fare solo una passeggiata per il centro storico tra i vicoli medievali e l’imponente Rocca Pia, oppure prolungare la vostra visita ammirando le tre splendide ville, due delle quali dichiarate Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO: Villa d’Este, capolavoro dei giardini all’italiana voluta dall’omonima famiglia, Villa Adriana, voluta dal leggendario imperatore romano, e Villa Gregoriana, con lo splendido tempio di Vesta.
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Commenti e suggerimenti dei visitatori:
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Bellissimo questo itinerario! Da fiume a fiume praticamente, dal Tevere al suo affluente, l'Aniene...lo farò, grazie!