Un'escursione in montagna nella Valle dell'Olio
Da Fara in Sabina a Toffia
Una bella passeggiata nei dintorni dell’Abbazia di Farfa per ammirare i resti di un misterioso complesso monastico, oppure una gita in montagna di due ore sul Monte degli Elci, nei pressi del borgo medievale di Toffia, con i suoi panorami sulla Valle del Tevere, puntellata di ulivi, camminando per alture ombreggiate, tra resti archeologici, splendidi boschi e sentieri che si snodano fra i Monti Sabini. Sono solo due delle possibili escursioni che ci offre l’incredibile paesaggio naturale di questo angolo di Sabina.
Fara in Sabina
Partiamo all’alba da Roma per una gita nella valle dell’olio, tra la natura verdeggiante dei dintorni di Fara in Sabina e del borgo di Toffia. Dall’autostrada A1 prendiamo l’uscita Fiano Romano e dalla Salaria giriamo al semaforo al bivio per Passo Corese. Da qui inizia la Via Farense che in pochi minuti ci conduce a Fara in Sabina, nelle vicinanze della Riserva Naturale di Nazzano Tevere-Farfa, un centro medievale, arroccato sul Monte Buzio, da cui domina la valle del Tevere.
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Farfa (frazione di Fara in Sabina)
Ci spostiamo verso l’Abbazia Benedettina di Farfa, circondata dal suo borgo antico e, lungo la strada, sul percorso che da Prime Case arriva a Farfa, dalla località “Quattro Venti”, parte un sentiero ben segnalato e facile da percorrere, che conduce in pochi minuti in cima al Monte Acuziano, “dirimpettaio” del Monte Buzio. Qui è possibile ammirare i ruderi di San Martino, resti di un importante complesso monastico - la Basilica di Berardo II o Chiesa Nuova, risalente al XII secolo e mai portata a termine - che doveva essere lo "Scriptorium" dell’Abbazia di Farfa, nome con cui nel Medioevo veniva identificato il luogo dedicato alla scrittura e la copiatura di libri da parte dei monaci amanuensi. Da quassù (489 m s.l.m.) ammiriamo l’intera valle del Tevere, riuscendo a catturare con un solo sguardo l’Abbazia di Farfa e il borgo di Fara, mentre in lontananza scorgiamo il Monte Terminillo, il Pellecchia e il Gennaro, questi ultimi due appartenenti ai Monti Lucretili, propaggine meridionale dei Monti Sabini
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Toffia
La mattina partiamo per Toffia, splendido borgo medievale che fra gradoni, stradine di ciottoli, e palazzi antichi, offre degli scorci meravigliosi sulla vallata del Farfa. Da via della Montagna, che incrociamo poco prima di arrivare all’ingresso del paese, parte un sentiero che ci condurrà sul Monte degli Elci un percorso di due ore (200 m di dislivello), adatto anche ai bambini e ai meno giovani. Proseguiamo per 2 km in auto e parcheggiamo in una delle piazzole di sosta. Camminiamo a piedi fino a una barra verde sempre aperta per poi seguire la strada a sinistra, finché, dopo una parte di sterrata in pianura e un breve tratto in salita, all’altezza di alcuni cartelli, prendiamo il sentiero boscoso a destra. In 20 minuti arriviamo ad una radura, dove gustiamo i primi paesaggi sui Monti Lucretili e sulla Valle del Tevere (595 m s.l.m. ). Proseguiamo lungo alcune alture erbose di origine carsica, fino alla cima di Colle di Mezzo, da cui ammirare il panorama sulla vallata e la vetta del Monte degli Elci, che deve il nome alla coltre di alberi di leccio che la ricopre, chiamati in dialetto arcaico “elci”. Torniamo indietro ripassando per la radura erbosa e prendendo la strada a destra del crestone carsico per poi proseguire a sinistra fino al fontanile e all’area di sosta dell’andata.
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